29 Lug Tour de France 2019: Bernal porta la Colombia sul tetto del ciclismo mondiale

Si è chiusa con la tradizionale passerella sui Campi Elisi una delle più belle e incerte edizioni del Tour de France degli ultimi anni. A godersi un meritatissimo trionfo è Egan Bernal, primo ciclista colombiano a vincere la Grande Boucle e più giovane corridore di sempre a portare la maglia gialla a Parigi. Insieme a lui festeggiano il Team Ineos (ex Team Sky) al sesto Tour vinto negli ultimi sette anni, Peter Sagan, vincitore della maglia verde per la classifica a punti, Romain Bardet, dominatore tra gli scalatori e Caleb Ewan che nell’ultima tappa completa il tris personale di successi.
Le Alpi: il terreno del successo di Bernal
Il Tour 2019 è stato uno dei più divertenti e incerti di sempre. Basti pensare che fino alla 17esima frazione, Bernal era quinto nella generale con oltre due minuti di ritardo dalla maglia gialla, Julian Alaphilippe. A quel punto il colombiano era uno tra i sei corridori con la possibilità di vincere ma ancora non erano chiare neanche le gerarchie in casa Ineos, con il vincitore dello scorso anno, Geraint Thomas secondo in classifica e da tutti indicato come favorito numero uno. Inoltre andava recuperato lo svantaggio sul sorprendente Alaphilippe, partito come semplice cacciatore di tappe e scopertosi giorno dopo giorno in grado di competere per la vittoria finale.
Con l’arrivo delle Alpi, però, e con le vette oltre i duemila metri, è cambiato tutto. Il francese ha iniziato a perdere terreno frazione dopo frazione e lo stesso Thomas si è dovuto arrendere alla migliore forma del compagno di squadra. Così Bernal ha attaccato, ha fatto la sua corsa e si è dimostrato il più forte di tutti in salita. Aiutato anche dal ritiro di Pinot, uno degli uomini più pericolosi, a causa di problemi fisici, il colombiano ha dominato la 19ª tappa, tra l’altro sospesa prima del traguardo per il maltempo, si è preso la maglia gialla e l’ha mantenuta anche nella 20ª e decisiva frazione alpina, mettendo il definitivo sigillo sulla Grande Boucle.
Il podio e le altre maglie del Tour
A completare il podio insieme a Bernal, il compagno di squadra Thomas e l’olandese Steven Kruijswijk, terzo al traguardo e tra i più continui lungo le tre settimane. Menzione d’onore per Alaphilippe, che nell’ultima tappa di montagna ha chiuso con oltre tre minuti di ritardo dal colombiano ma ha mantenuto il quinto posto nella classifica generale.
La maglia a pois, assegnata al miglior scalatore, è andata all’idolo di casa Romain Bardet mentre la maglia verde per la classifica a punti è finita per la settima volta (record assoluto) sulle spalle di Peter Sagan, vincitore anche della quinta tappa con arrivo a Comar.
Quello 2019 è stato un Tour positivo anche per i colori italiani. Il miglior azzurro in classifica generale è stato l’ottimo Fabio Aru, quattordicesimo a Parigi e tornato a buoni livelli dopo i guai fisici che l’hanno tenuto per molti mesi fuori dalle competizioni. Tre le tappe vinte: la quarta da Elia Viviani in volata, la diciassettesima dominata da Matteo Trentin e la ventesima vinta da Vincenzo Nibali con una splendida azione sull’ultima salita.
Egan Bernal: è nata una stella?
Nel mondo del ciclismo mondiale è già partito il dibattito: con la vittoria di Bernal abbiamo assistito al primo successo del dominatore dei prossimi anni delle grandi corse a tappe? La grinta messa in mostra in queste tre settimane, il coraggio e le doti da scalatore farebbero propendere per il sì, al netto delle difficoltà emerse a cronometro.
Il futuro, tuttavia, resta estremamente roseo. Bernal ha solo 22 anni e se continuerà nella fisiologica crescita fisica e di esperienza potrebbe ambire a due dei traguardi raggiunti da pochissimi corridori nella storia di questo sport: la Tripla Corona, ossia la vittoria di Tour, Giro e Vuelta, impresa riuscita soltanto a Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Felice Gimondi, Alberto Contador, Vincenzo Nibali e Chris Froome e il record di sei successi nella Grand Boucle. Al momento guidano la speciale classifica leggende come Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault e Miguel Indurain tutti con cinque vittorie. Il tempo è dalla parte del colombiano.