04 Lug Tour de France 2019: le quote e i pronostici di SportPesa sul vincente

Tour de France 2019: chi sarà il successore di Thomas?
Sarà un Tour de France ad alto tasso di spettacolarità quello che partirà sabato 6 luglio da Bruxelles e si concluderà il 28 luglio con la passerella che porterà ai Campi Elisi di Parigi. Dopo la tappa omaggio al “Cannibale” Eddy Merckx, si inizierà subito a fare sul serio con la cronometro a squadre del secondo giorno che potrebbe già scavare i primi distacchi tra i favoriti. Favoriti che saranno chiamati in prima persona nella sesta giornata di gara sul primo arrivo in salita La Planche des Belles Filles. E questo è solo l’antipasto della prima settimana. Mai come quest’anno il percorso accontenta tutti, dai velocisti, passando per i cacciatori di tappa fino ad arrivare ai cronoman e agli scalatori puri. Proviamo a scoprire lo stato di forma dei favoriti dei pronostici di Sportpesa e le tappe decisive.
I favoriti per la vittoria
Dopo il grave infortunio di Chris Froome, dominatore di quattro edizioni della Grand Boucle e il forfeit di Tom Dumoulin, ancora alle prese con i problemi al ginocchio causati dalla caduta al Giro d’Italia, la rosa dei possibili vincitori si amplia notevolmente. Partirà con i favori del pronostico il campione 2018 Geraint Thomas. Nella prima parte di stagione il gallese, la cui quota per il bis è 3.85, non ha ottenuto grandi risultati ma ha dichiarato di aver concentrato tutta la sua preparazione sul Tour. Per vincere bisognerà fare i conti con lui. Il pericolo maggiore, però, potrebbe arrivare dal suo stesso compagno di squadra Egan Bernal, che si presenta ai nastri di partenza con una quota ancora più bassa di quella del capitano: 3.10. Il giovane colombiano ha impressionato al Giro di Svizzera e sembra lanciato verso una gara da protagonista assoluto.
Primo dei rivali dei due favoriti della Ineos sarà il capitano dell’Astana Jakob Fuglsang (7.00 la sua quota). Raggiunta la piena maturità sportiva in primavera, a 34 anni compiuti da qualche mese, il danese avrà dalla sua una delle squadre più forti e in salita ha già dimostrato di sapere fare la differenza. Tutta da valutare, invece, la resistenza sulle tre settimane.
Alle spalle dei tre si piazza Adam Yates (quota 12.00). Il britannico della Mitchelton-Scott proverà a conquistare il suo primo podio al Tour dopo il quarto posto del 2016 e potrà contare sul prezioso aiuto del gemello Simon. Quarto favorito della vigilia è Richie Porte a quota 13.00. Nelle scorse edizioni l’Australiano è stato sempre frenato dalla sfortuna o da cali di rendimento improvvisi e in questo 2019 tenterà deciso l’assalto alla maglia gialla.
Tra gli outsider occhio ai corridori della Movistar e al nostro Vincenzo Nibali. La squadra spagnola si presenterà con le solite tre punte: Nairo Quintana (quota 15.00), Alejando Valverde (quota 60.00) e Mikel Landa (12.00). Se dovessero trovare l’intesa e collaborare nelle tappe più dure potrebbero essere guai per tutti.
Grande curiosità, infine, per lo Squalo di Messina. Reduce dal secondo posto al Giro d’Italia, Nibali proverà a stupire anche in Francia. L’unica incognita riguarda la tenuta fisica nelle ultime tappe. La classe non è in discussione.
Tour de France 2019: le tappe decisive
Il primo momento da segnare sul calendario sarà quello dell’arrivo in quota della sesta frazione a La Planche des Belles Filles. Sulla salita di 7 km con pendenza media dell’8,7% e una terribile rampa al 24%, si capirà chi sarà della partita. Ci sarà ancora tanto da correre ma incappare in una giornata di crisi potrebbe risultare fatale per la classifica.
Nella seconda settimana la tappa più interessante sarà la quattordicesima con arrivo sul Tourmalet. Una frazione cortissima, appena 117,5 km, ma con i 19 km della mitica cima nel finale e il Col du Soulor come antipasto (11,9 km al 7,8%).
Probabile che il Tour si decida sul terribile trittico alpino. Si parte con la diciottesima tappa di 208 km da Embrun a Valloire. Nella seconda parte della giornata i corridori dovranno affrontare in successione Izoard (14,1 km al 7,3%) e Galibier (23 km al 5,1%), due salite di Hors Catégorie. Il giorno successivo sarà la volta della Saint-Jean-de-Maurienne – Tignes (126,5 km) che presenta come massima difficoltà la salita del Col de l’Iseran prima dell’arrivo sull’ascesa finale di Montée de Tignes. Le ultime salite arriveranno lungo i 130 km della successiva Albertville-Val Thorens, classica tappa sali-scendi. Gli atleti si sfideranno su Cormet de Roselend (20 km al 6%), Côte de Longefoy (6,6 km al 6,5%) e Val Thorens (33,4 km al 5,5%): l’ultima possibilità per far saltare il banco prima dell’arrivo a Parigi.