Slot machine: la storia del jackpot più alto di sempre

Slot machine: la storia del jackpot più alto di sempre

Marzo a Las Vegas è un mese che induce alla speranza. Le temperature sono in crescita e il gelo dell’inverno non arriva più congelare le ossa e gli animi. È come se nella città più trasgressiva d’America si respirasse un’aria del tutta nuova, carica di aspettative.

L’Excalibur Casino è situato a Las Vegas alla fine di Tropicana Avenue. A breve distanza dall’aeroporto internazionale McCarran, l’hotel con annesso casinò è un punto di riferimento tanto kitsch quanto impossibile da non notare. Torri che svettano verso il cielo colorate d’azzurro e bordate di rosso. Un piccolo paese delle fiabe fiancheggiato dalle due ali imponenti dell’hotel. A nord dell’Excalibur i più celebri casinò di Las Vegas si susseguono uno via l’altro: Bellagio, Venetian, Ceasers, Mandarin che solo a pronunciarne il nome incutono tutto il timore e le aspettative generate da decenni di cinematografia hollywoodiana.

All’angolo tra Tropicana Avenue e Frank Sinatra Drive, l’Excalibur, a parte il montante kitsch con cui accoglie il visitatore, non ha niente di speciale eppure qualcosa di incredibile è successo all’interno delle sue sale.

Gli NCAA rappresentano il massimo livello di basket collegiale negli Stati Uniti. I campioni della NCAA hanno ottime possibilità di diventare le future star della NBA. Le partite del campionato sono a eliminazione diretta e si svolgono in numerosi stadi in giro per gli Stati Uniti. E proprio a Las Vegas quel lontano venerdì 21 Marzo del 2003 un ragazzo – che chiameremo “Joe” – è arrivato qui per assistere al match della sua squadra. Quell’anno per la cronaca vinceranno i Syracuse Orange dell’università omonima dello Stato di New York, ma Joe avrà parecchio altro a cui pensare. Perché dopo essersi avvicinato alla slot machine Megabucks posizionata nelle sale dell’Excalibur Casino di Las Vegas, la sua vita cambierà per sempre.

Era solo? Ne dubitiamo, molto probabilmente sarà andato in compagnia di amici alla partita e prima di arrivare allo stadio o forse dopo si è fermato insieme a loro al casinò. Visto che sei a Las Vegas non puoi non provare qualche gioco.

Le slot machine della Megabucks funzionano con monete da un dollaro. Ce ne vogliono tre per sperare nel jackpot che viene resettato dopo ogni grossa vincita. Nel 2003, quando Joe si sedette di fronte alla Megabucks, si ripartiva da 10milioni di dollari che campeggiavano in led colorati davanti agli occhi di Joe.

E quando vedi jackpot progressivi così alti non puoi fare a meno di sperarci perché tra tutti quelli che si trovano nella sala, perché non dovrei essere proprio io a fare il colpaccio? E che ci crediate o meno Joe ci riesce. Non sappiamo quante monete da un dollaro abbia inserito o quanto tempo ci abbia messo, ma alla fine l’assegno da 39,7 milioni di dollari viene staccato in favore di un anonimo Joe Black che un nome deve pur avercelo, ma di cui in fondo poco ci importa. Perché la vincita da sola è di quelle che fanno storia. Si tratta del più alto jackpot di sempre che fa impallidire le 740 mila euro vinte al Casinò di San Remo da una signora torinese nel 2010. Per carità non è che stiamo rosicando, ma Las Vegas resta sempre Las Vegas.

Un’ultima cosa. Sfatiamo la leggenda che vuole le slot machine Megabucks maledette che possiedono una innata quanto inopportuna tendenza a uccidere a distanza i vincitori del jackpot. La direzione della compagnia ha fatto sapere che al momento l’anonimo Joe Black è vivo e se la sta spassando con la sua incedibile vincita: il jackpot più alto di sempre nella storia delle slot machine.

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