NBA 2019/2020: i migliori della settimana

NBA 2019/2020: i migliori della settimana

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La prima settimana della Regular Season NBA 2019/2020 è già in archivio ed è tempo di dare uno sguardo ai protagonisti dell’inizio di una stagione che promette di essere una delle più incerte degli ultimi anni. Ecco quindi i vincitori dei premi di giocatore della settimana a Ovest e a Est e le sorprese di questo primo scorcio di campionato.

Karl-Anthony Towns: il migliore della Western Conference

In estate i Minnesota Timberwolves di Karl-Anthony Towns e Andrew Wiggins erano una delle squadre che suscitava i maggiori dubbi tra gli esperti. Eterni incompiuti? Troppo immaturi? Destinati a un’altra stagione fallimentare? Ci ha pensato Towns a spegnere le critiche sul nascere. Con 27.3 punti, 11.5 rimbalzi e 4 assist di media nelle prime 5 uscite, il centro 23enne ha portato i suoi a un avvio da 4 vittorie e una sconfitta. Ma soprattutto ha messo in campo un atteggiamento da vero leader mai visto nelle stagioni precedenti. E ora le quote di SportPesa iniziano a inserire i T-Wolves tra le papabili per i prossimi playoff.

Trae Young: il migliore della Eastern Conference

Dopo essersi piazzato alle spalle di Luka Doncic nella classifica di rookie dell’anno nella passata stagione, Trae Young ha dimostrato in sole 4 partite del 2019/2020 di poter essere la guida degli Atlanta Hawks per questo e per i prossimi annii. Il playmaker che si ispira a Stephen Curry ha iniziato il campionato con il premio di migliore a est e con quasi 27 punti, 5 rimbalzi e 7.3 assist a partita. Le chance di qualificazione alla post-season dei giovanissimi Hawks passano dalle sue invenzioni

Derrick Rose: la rinascita continua

Lo scorso anno il più giovane MVP della storia della Nba aveva commosso tutti segnando 50 punti con la maglia di Minnesota, il punto d’arrivo di una rinascita sportiva e personale che rappresenta bene l’ideale sportivo americano. Quei 50 punti, però, non sono stati un caso isolato. Dopo aver rischiato di lasciare più volte il basket, Rose è tornato un giocatore lo scorso anno e con i T-Wolves ha messo insieme 18 punti e 4.3 assist di media in 51 partite. Numeri che gli sono valsi la chiamata dei Detroit Pistons, squadra che ha deciso di puntare sulla sua voglia di riscatto per tornare ai playoff. E dopo 6 partite la fiducia è già ripagata: D-Rose viaggia a 20.8 punti e 6.3 assist a partita con il 56,2% dal campo.

Kendrick Nunn: la sorpresa

Fino a qualche settimana soltanto i cultori delle serie minori conoscevano la parabola sportiva di Kendrick Nunn, guardia classe 1995 dei Miami Heat. Dopo una buona stagione 2018 passata in G-League con i Santa Cruz Warriors, Nunn ha avuto la chance di partecipare al training camp con la franchigia della Florida e ha subito impressionato per maturità e range di tiro. Ottenuto il contratto e la fiducia di coach Spoelstra, il ragazzo ha fatto ancora meglio: nelle prime 5 partite di regular season ha messo insieme 22.4 punti di media, 2.4 rimbalzi e 2.6 assist. Il tutto con il 51.8% dal campo e con il 48.4% dalla lunga distanza. Arriveranno anche momenti più difficili ma gli Heat si godono il nuovo fenomeno che li ha trascinati a un avvio da 5 vittorie e una sola sconfitta.

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