08 Ago Paolo Maldini: il ritorno in rossonero dell’ex capitano

La notizia che tutti i tifosi del Milan attendevano da nove anni è arrivata in una assolata domenica di agosto. Paolo Maldini, la leggenda di mille battaglie e forse il giocatore più rappresentativo della storia del Diavolo, è tornato in società con un ruolo dirigenziale. La notizia era nell’aria dai giorni del passaggio di proprietà e ora è ufficiale: l’ex capitano sarà il nuovo direttore dello sviluppo strategico dell’area sport. “Non ci sono parole per descrivere ciò che Paolo rappresenta per il Milan. E’ stato un privilegio vederlo giocare e vincere innumerevoli trofei in campo. Sono felice e onorato di lavorare con lui in questo suo nuovo ruolo” – ha commentato entusiasta il neo presidente Paolo Scaroni.
Nove anni senza Milan
A nove anni di distanza dall’addio al calcio giocato, Maldini torna a far parte della famiglia rossonera. L’ultima apparizione a San Siro lasciò increduli molti tifosi e la maggior parte degli appassionati di calcio italiano: durante il giro di campo al termine di Milan-Roma, l’ultima partita con la casacca numero 3 sulle spalle, il Capitano venne salutato da buona parte dello stadio ma contestato dalla Curva Sud. Un episodio che a quasi un decennio di distanza è ancora difficile da spiegare.
Negli anni successivi Maldini è stato accostato più volte al Diavolo ma non ha mai raggiunto l’accordo con la società: prima per l’ostracismo di Galliani, poco propenso a inserire figure così carismatiche nella dirigenza; poi per il rifiuto all’offerta della vecchia proprietà cinese, ritenuta (a ragione) poco affidabile.
La svolta è invece arrivata con la presa di controllo diretta di Elliott che dopo aver nominato Leonardo come direttore tecnico ha riportato nello staff dirigenziale un’altra leggenda del club.
Maldini: una carriera da leggenda
Parlare della carriera di Paolo Maldini al Milan è raccontare l’epopea dell’epoca d’oro del calcio italiano. L’esordio in Serie A è arrivato a soli 16 anni, a gennaio 1985. Nei successivi venticinque anni da calciatore, tutti rigorosamente in maglia rossonera, l’ex difensore ha vinto 26 trofei: 7 campionati, 1 Coppa Italia e 5 Supercoppe Italiane, 5 Champions League (con il record di 8 finali giocate), 2 Coppe Intercontinentali e una Coppa del Mondo per Club. Il tutto nel corso di 648 presenze in Serie A (primato assoluto), 419 delle quali giocate con la fascia di capitano al braccio.
Il nuovo Milan e il ruolo di Maldini
Paolo Maldini, e prima di lui il padre Cesare, rappresentano la storia passata e moderna del Milan. Una storia che si sta per arricchire di un nuovo capitolo. La linea aziendale di Elliott è stata chiara fin da subito: riportare in società figure che hanno scritto pagine importanti nel club. Dopo la nomina a Presidente di Scaroni e quella a direttore tecnico di Leonardo, ecco quindi Maldini come direttore strategico dell’area sportiva. Un progetto ritenuto estremamente credibile e che ha convinto l’ex capitano dopo anni di titubanza. Ora la missione è una sola: riportare i rossoneri ai fasti di un tempo.
Il nuovo Milan di Leonardo e Maldini deve risalire fin da subito. E le prime mosse sembrano andare nella direzione giusta. Sul mercato sono arrivati Higuain e Caldara e si cerca un centrocampista di livello internazionale per completare la rosa da affidare al tecnico Gattuso, altro rossonero doc. La prima sfida per Leo e Paolo arriva dunque dal mercato: va puntellata la mediana e vanno ceduti gli attaccanti in esubero. E tutto questo rispettando i paletti del Fair Play finanziario con l’Uefa che deve ancora pronunciarsi sulle sanzioni che il club di Via Aldo Rossi dovrà subire. Ma aldilà delle questioni tecniche il primo obiettivo era quello di gettare nuove basi per ridare credibilità a una società che ha fatto la storia in Italia, ridare fiducia al popolo milanista deluso da stagioni da scarsi risultati e incertezze e presentarsi con le carte in regola a livello internazionale.
La strada intrapresa sta convincendo tutti. Ora a Gattuso e ai suoi il compito di tradurre il nuovo corso con i risultati sul campo.