17 Ott Masters 1000 Shanghai: Djokovic vince e torna numero 2

Novak Djokovic è il vincitore del Masters 1000 di Shanghai 2018, il torneo più prestigioso che si gioca sul suolo cinese. Si è imposto in finale in due soli set sul giovane Borna Coric con il punteggio di 6-3 6-4. Un punteggio che riflette l’andamento di un match sempre saldamente nelle mani del serbo, ma onorato dal 21enne croato che non ha mai mollato, nemmeno sul 6-3 5-3 quando è riuscito ad annullare tre match point consecutivi.
La finale ci indica un probabile campione di domani, ma il presente è tutto per Novak Djokovic. Lo Shanghai Rolex Masters è il suo quarto titolo dell’anno, il 72esimo in carriera e il 32esimo Masters 1000, a una sola lunghezza dal record di Rafael Nadal. Un torneo vinto senza perdere un set né subire break, spazzando via qualsiasi dubbio sulla sua condizione: Robonole è tornato e il suo obiettivo è riprendersi la vetta del ranking entro la fine dell’anno.
La finale del Masters 1000 Shanghai 2018
Il serbo è il favorito della vigilia e difficilmente in casi come questi le previsioni vengono smentite. Coric ha un gioco molto simile al suo avversario, ma Djokovic è al momento su un altro livello. Non c’è insomma un confronto di stili che lascia intravedere una possibilità per il giovane croato di ribaltare il pronostico. Dopo l’equilibrio dei primi cinque game, nel sesto gioco Nole conferma di avere la migliore risposta del circuito e conquista il primo break del match salendo sul 4-2.
Borna non si scoraggia, dimostra di avere la testa e il carattere del vero campione, ma dall’altro lato della rete non trova solo la migliore risposta del circuito, ma anche un fuoriclasse estremamente ispirato al servizio. Quest’anno nessuno ha brekkato Djokovic a Shanghai e non ci riesce nemmeno Coric nel primo set, che si conclude con il punteggio di 6-3.
Coric cerca di restare a galla, ma perde subito la battuta nel primo game del secondo set. Djokovic tiene la battuta e nel terzo game prova di nuovo a strappare il servizio al croato, che si salva annullando quattro palle break. Tanto di cappello per il tennista di Zagabria, che non si scoraggia e dimostra una grande tenacia e determinazione. Caratteristiche che conferma anche nel nono game, quando il punteggio è sul 5-3 e lui serve per rimanere nel match. Nole si porta sul 40-0, ma il croato riesce ad annullare tre Championship point consecutivi, complice anche uno smash completamente sbagliato di Djokovic. Il serbo però nel game successivo tiene agevolmente il servizio e conquista il suo quarto Masters 1000 di Shanghai.
Djokovic e la corsa al numero uno del Ranking ATP 2018
Novak Djokovic ha dimostrato di essere il giocatore più in forma del momento. Risposta eccellente, servizio impeccabile, recuperi impossibili, un muro di gomma difficile da sfondare. Un tennis efficace, percentuale, in cui si è visto a sprazzi il ritorno del rovescio lungolinea, una volta suo marchio di fabbrica.
La vittoria del Masters 1000 gli ha permesso di scavalcare Federer e piazzarsi al secondo posto del Ranking ATP. Adesso è a soli 215 punti da Rafael Nadal, ma il distacco dal maiorchino è di sole 35 lunghezze nella Race to London. Questo significa che la possibilità di chiudere l’anno da numero uno è estremamente concreta. Se ci riuscisse, sarebbe l’uomo ad aver scalato più posizioni in un anno per raggiungere la vetta del ranking, dal numero 22 (a maggio) fino al numero uno. Al momento il record è di Agassi, passato dal numero 14 alla prima posizione nel 1999.
Djokovic ha vinto 18 match consecutivi e 27 delle ultime 28 partite (l’ultima sconfitta l’ha subita dal giovane greco Stefanos Tsitsipas) e ha le carte in regola per tornare numero uno. Ufficialmente il suo prossimo torneo è il Masters 1000 di Parigi Bercy, dove gli basterebbe vincere un match in più di Nadal per ufficializzare il sorpasso. Ma Nole potrebbe decidere nei prossimi giorni di partecipare all’ATP 500 di Vienna o Basilea per anticipare il ritorno sulla vetta della classifica mondiale.
Borna Coric, il campione del futuro
Non ha avuto la crescita esplosiva di Alexander Zverev, non ha il tennis spettacolare di Shapovalov né l’eleganza di Tsitsipas, ma Coric ha una grande voglia di lavorare, una determinazione rara nel circuito e questa finale lo ufficializza come uno dei probabili campioni di domani.
Il lavoro del coach Riccardo Piatti sta dando i suoi frutti e nel 2018 Coric ha conquistato la sua prima semifinale Masters 1000 a Indian Wells, ha vinto il suo primo titolo ATP 500 a Halle (battendo Federer in finale), è entrato in top 20 e dopo Shanghai ha raggiunto il suo best ranking diventando numero 13 al mondo. Una crescita graduale frutto del duro lavoro e nessuno si stupirebbe di vederlo in top 10 nel 2019.