24 Giu ATP Queen’s 2019: vince Feliciano Lopez, quarto titolo su erba

DATP Queen’s 2019: doppia vittoria di Feliciano Lopez
È Feliciano Lopez il re dell’edizione 2019 del Queen’s, storico torneo che si gioca a Londra. Ha avuto la meglio in finale su un Gilles Simon mai domo, che ha costretto lo spagnolo ai tre set e al tie-break finale. Una vittoria che riporta Lopez a vincere un torneo dopo un digiuno di due anni esatti. L’ultimo titolo conquistato è stato il Queen’s del 2017.
ATP Queen’s 2019: il percorso di Lopez
Il torneo di Feliciano non parte con il favore dei pronostici. Lo spagnolo è scivolato fino alla posizione 113 del ranking ATP e partecipa all’edizione 2019 del Fever-Tree Championships grazie a una wild-card. Una wild card che si rivelerà quanto mai azzeccata, visto che nonostante un 2019 poco brillante, Lopez ritrova subito il feeling con la sua superficie preferita. Prima dell’inizio del torneo lo spagnolo aveva vinto sei titoli in carriera, tre dei quali su erba: Eastbourne 2013 e 2014 e naturalmente il Queen’s del 2017, quando in finale aveva battuto Marin Cilic in tre set; tre set che gli sono valsi invece la sconfitta nella finale 2014, quando ad aggiudicarsi il titolo fu Grigor Dimitrov.
Il feeling personale con i campi di tennis in erba gli consente un veloce adattamento e una vittoria in tre set al primo turno contro Marton Fucsovics. Al secondo turno approfitta del ritiro di del Potro per riposarsi, mentre ai quarti e in semifinale sconfigge i canadesi Milos Raonic e Felix Auger Aliassime, pure questi in tre set. Anche Simon è giunto in finale dopo match durati per tre set, il preludio ideale per una sfida “tirata” tra due veterani del circuito: 34 anni per il francese, 37 per lo spagnolo.
La finale del Queen’s
Il primo set è stato a senso unico, con Feliciano Lopez che strappa due volte il servizio al francese grazie al suo gioco d’attacco. Nel secondo set cambiano le carte in gioco. Lo spagnolo deve rifiatare e la condizione di Gilles Simon cresce. Nessuno dei due giocatori riesce a breakkare l’avversario e l’epilogo naturale del secondo parziale è il tie-break. Lopez conquista un mini-break, ma il francese non ci sta, conquista un contro break e alla fine vince il secondo set con il punteggio di 7-6(4).
Nel terzo e decisivo parziale la musica non cambia. C’è molto equilibrio in campo e per decidere le sorti del torneo i due giocatori devono affidarsi di nuovo alla lotteria del tie-break. Entrambi i tennisti arrivano da una settimana di match vinti al terzo set, ma Lopez si è potuto avvantaggiare di un turno di riposo. Il francese inoltre non ha mai vinto tornei su questa superficie e negli scontri diretti su erba, prima della finale, era sotto di 4-0. Un doppio fallo di Simon sul 3-2 in favore dello spagnolo fa girare le sorti del tie-break: da questo punto in poi sarà un monologo vincente di Feliciano Lopez, che diventa così il più anziano vincitore del Queen’s.
La doppia vittoria di Feliciano e il ritorno di Murray
Grazie a questa vittoria il tennista di Toledo porta a sette il numero di titoli ATP conquistati, il quarto su erba. Fa un balzo di 60 posti in classifica, portandosi dalla posizione 113 alla 53.
Ma lo spagnolo non si è accontentato del titolo del singolare. Poco dopo la sua vittoria su Gilles Simon è dovuto tornare campo per giocare la finale del doppio, in coppia con Andy Murray. Lo scozzese rientrava in campo dopo l’operazione all’anca e lunghi mesi di recupero e ha scelto il doppio sui prati londinesi per testare le sue condizioni. Non poteva sperare in un risultato migliore, visto che insieme a Lopez ha vinto il titolo del doppio, battendo in finale Rajeev Ram e Joe Salisbury per 7-6(8), 5-7, 10-5.
L’ascesa di Aliassime
Il Queen’s di Londra ha certificato l’ascesa del canadese Felix Auger Aliassime, classe 2000. Il giovane talento si era già messo in mostra nella prima parte dell’anno e sembra trovarsi particolarmente a suo agio sull’erba, vista la finale raggiunta una settimana fa a Stoccarda. Al Queen’s si è arreso in semifinale al futuro vincente del torneo, Feliciano Lopez, ma prima di lui ha battuto avversari come Dimitrov, Kyrgios e persino il numero sei del mondo Tsitsipas. Adesso è numero 21 del ranking ed è da tenere d’occhio in vista di Wimbledon.