02 Ott Rugby World Cup 2019: la guida

É iniziata ufficialmente venerdì 20 settembre 2019 con la gara tra i padroni di casa del Giappone e la Russia la nona edizione della Coppa del Mondo di Rugby. Il torneo sbarca per la prima volta in Asia e al termine di 48 gare giocate in 12 città nipponiche metterà in palio la William Ellis Cup nella finale del 2 novembre a Yokohama. Bi-campione in carica e favorita della vigilia la Nuova Zelanda di Steve Hansen. Nel 2023 la manifestazione tornerà nel Vecchio Continente e verrà ospitata dalla Francia.
La formula del torneo
Le venti migliori nazionali di rugby al mondo sono state divise in quattro pool da 5 squadre e si affronteranno in un girone all’italiana che assegnerà le prime due posizioni valide per il passaggio ai quarti di finale in programma tra il 18 e il 20 ottobre. Per ogni vittoria vengono assegnati 4 punti, 2 per il pareggio e nessuno per la sconfitta. Chi segna almeno 4 mete guadagna anche un punto di bonus offensivo mentre chi, seppur perdendo, riesce a mantenere lo scarto entro i 7 punti ottiene il bonus difensivo.
Se al termine della fase a gruppi due nazionali si trovano in parità verrà valutato in primis il risultato negli scontri diretti per poi passare alla miglior differenza punti generale e, successivamente, a miglior differenza mete generale, maggior numero di punti segnati, maggior numero di mete segnate, miglior posizione nel ranking al 14 ottobre 2019.
I gironi dell’edizione 2019
Nel gruppo A sono state inserite la numero uno del ranking mondiale (Nuova Zelanda?), l’Irlanda, la Scozia, i padroni di casa del Giappone, la Russia e le Isole Samoa. Girone B, invece per i favoriti della vigilia dei pronostici sul rugby live di SportPesa: gli “All Blacks” della Nuova Zelanda. I bi-campioni in carica dovranno faticare, però, in un raggruppamento che vede al suo interno anche l’Italia di O’Shea, la Namibia, il Canada e un’altra delle papabili per le medaglie: il Sudafrica. Nel gruppo C andrà in scena l’ennesimo capitolo del “derby europeo” tra Francia e Inghilterra. Insieme a loro l’outsider Argentina, gli Stati Uniti e Tonga. Nel girone D Australia e Galles partono in pole position per il passaggio del turno davanti a Georgia, Figi e Uruguay.
La storia e le curiosità della Rugby World Cup
Inaugurata nel 1987 con l’edizione ospitata dalla Nuova Zelanda e da allora disputata ogni quattro anni, la Rugby World Cup è la più importante manifestazione internazionale di rugby a 15. Uno degli eventi più seguiti a livello globale: basti pensare che nel 2015 i mondiali inglesi hanno attirato negli stadi 400mila tifosi, con un pubblico di 120 milioni di persone e circa 2,5 milioni di biglietti venduti.
Un torno di portata globale che mette in palio la William Ellis Cup, chiamata così in onore del fondatore del gioco del rugby William Webb Ellis. A guidare l’albo d’oro per numero di successi la Nuova Zelanda, capace di vincere tre delle sette edizioni disputate (1987, 2011 e 2015). Dietro gli All Blacks ci sono Australia (1991 e 1999) e Sudafrica (1995 e 2007). Chiude la graduatoria l’Inghilterra, vincitrice nel 2003 e unica europea capace di alzare il trofeo.