Gp Australia 2019: tutti a caccia di Lewis Hamilton

Gp Australia 2019: tutti a caccia di Lewis Hamilton

La F1 riparte per il nono anno consecutivo dal GP d’Australia. Sul circuito semi-permanente dell’Albert Park di Melbourne, entrato in calendario nel 1996, i piloti si sfideranno nei primi 58 giri della stagione dando a tecnici e tifosi un’indicazione sul possibile andamento del campionato. La pista è molto gradita alla Ferrari che vanta in bacheca i quattro successi di Michael Schumacher e i due consecutivi di Vettel nelle stagioni 2017 e 2018.

Riparte la rincorsa a Hamilton: che sia l’anno della Ferrari?

Dopo gli ultimi test di Barcellona è il momento di fare sul serio e di affrontare il Gp d’Australia, la prima delle 21 prove della stagione 2019 di Formula 1. Le due settimane al Montmelo hanno dato conferma che saranno anche quest’anno Ferrari e Mercedes le due squadre da battere. Sebastian Vettel con la sua nuova SF90 ha chiuso con il miglior tempo sul circuito iberico, appena tre millesimi di secondo davanti all’uomo da battere: il Campione del Mondo in carica Lewis Hamilton.

Dietro i due rivali si è piazzato il neo ferrarista Charles Leclerc, subito a suo agio sulla Rossa e pronto a dar fastidio a tutti. Unica incognita a Maranello quella dell’affidabilità: le SF90 sono state costrette ai box più di una volta nell’ultima settimana di prove.

Le altre vetture in corsa nel circuito di Melbourne

Se Ferrari e Mercedes hanno dato buone indicazioni, restano un’incognita le reali potenzialità della squadra più accreditata per interrompere il duopolio: la Red Bull. Cambiati i propulsori (da Renault a Honda) la scuderia austriaca si è concentrata più sullo studio dei dati raccolti dai piloti Verstappen e Gasly che sulla ricerca della prestazione sul giro. Saranno le prime gare a dire se ci saranno anche loro in lotta per il titolo.

Dietro i tre top team la squadra più in forma sembra essere la Renault di Nico Hulkenberg e Daniel Ricciardo, piloti affidabili e di grande esperienza. Per il quinto posto nei pronostici di inizio stagione partono alla pari Haas, Toro Rosso, McLaren, SportPesa Racing Point e Alfa Romeo a cui va il merito di aver riportato dopo otto anni un pilota italiano in F1: Antonio Giovinazzi.

Gli orari del Gran Premio d’Australia

Venerdì 15 marzo
Libere 1 – ore 2:00
Libere 2 – ore 6:00
Sabato 16 marzo
Libere 3 – ore 4:00
Qualifiche – ore 7:00
Domenica 17 marzo
Gara – ore 6:10

Albert Park: il circuito di Melbourne

Il primo disegno del circuito di Melbourne risale agli anni ’50 e venne creato collegando le strade che circondavano il lago e la riserva naturale dell’Albert Park. Non utilizzato per i successivi 40 anni e sostituito dal 1985 dal tracciato di Adelaide per ospitare la tappa del Mondiale di F1, è tornato in calendario nel 1996.
La decisione di farne la sede ufficiale di gara portò alla costruzione di un nuovo rettilineo di partenza con annessi nuovi box e alla modifica di alcune curve per rallentare le percorrenze. Modifiche che non influirono in modo decisivo sulle medie di velocità, ancora molto alte per un circuito cittadino.

Il circuito oggi

Oggi il tracciato misura circa 5,3 chilometri e il gran numero di curve alternate ai pochi rettilinei rende necessario un carico aerodinamico molto alto che influisce notevolmente sul consumo delle gomme. La velocità massima si raggiunge al termine del rettilineo principale ed è una delle più basse del campionato: circa 315 km/h. La parte più difficile della pista è proprio quella che segue il rettilineo: dopo il picco di velocità c’è la fortissima decelerazione per affrontare la curva Jones (da percorrere in terza marcia a 180 km/h), seguita dalla Brabham e dalla curva 3, la prima di una serie di svolte chiuse che in passato hanno creato non pochi problemi alle monoposto.

Terminata la zona più tecnica del circuito si arriva alla velocissima curva 6 prima di rallentare di nuovo per affrontare la Lauda e la Clark. Molto più veloce la successiva Waite, da percorrere in quinta a oltre 200 km/h. Si entra così nella parte veloce della pista con la Ascari e la Hill dove si toccano i 270 km di velocità. Ultima svolta prima del rettilineo finale la lentissima curva 16.

Record e statistiche del Gp d’Australia

Per ben due volte il Gran Premio d’Australia è stato decisivo per l’assegnazione del Campionato del Mondo. Si correva ancora ad Adelaide nel 1986 quando Nigel Mansell, primo in campionato, fu costretto a ritirarsi per un guasto a uno pneumatico e a lasciare spazio ad Alain Prost che vinse la gara e il secondo titolo personale in carriera. Nel 1994, ancora ad Adelaide, Michael Schumacher e Damon Hill furono protagonisti di un incidente che mise il titolo nelle mani del tedesco, allora alla guida della Benetton.

Il pilota più vincente sull’Albert Park australiano è il sette volte campione del mondo Michael Schumacher a quota 4 successi. Del tedesco anche il primato per il numero maggiore di giri veloci in gara, 5. Il recordman di pole position è un’altra leggenda della F1, quell’Ayrton Senna che riuscì a partire davanti a tutti a Melbourne per ben sei volte. A guidare l’albo d’oro tra le scuderie è la McLaren che domina anche per il maggior numero di partenze dalla prima casella e per i giri veloci realizzati in gara.

Appartengono a Schumacher anche i principali record cronometrici della pista: in gara il tedesco fermò il cronometro nel 2004 a 1’24”125 (media di 226,933 km/h). Un tempo migliore del record fatto realizzare in qualifica: 1’24”408 alla media di 226,172 km/h sempre nel 2004.

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