23 Mar Emergenza Covid-19: come cambia il calendario del ciclismo?

L’ultima corsa disputata è stata la Parigi-Nizza e non si tornerà in gruppo prima di maggio, emergenza permettendo. È la dura realtà del ciclismo professionistico, colpito come gli altri sport dalla pandemia globale causata dal virus Covid-19. Difficile al momento capire se e come proseguirà la stagione ma l’UCI, dopo aver annunciato la cancellazione e il posticipo di alcune gare, è già al lavoro per creare un calendario alternativo.
La situazione attuale e le decisioni dell’UCI
Come previsto e ampiamente prevedibile, al termine della Parigi-Nizza è arrivato l’annuncio ufficiale: l’UCI ha sospeso le gare professionistiche almeno fino al 3 aprile, riservandosi la possibilità di prorogare lo stop nel caso in cui l’emergenza coronavirus dovesse prolungarsi. Una scelta obbligata che segue quelle che avevano portato all’annullamento di Strade Bianche, Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo, Volta a Catalunya, Giro di Normandia e alla scelta di posticipare la partenza del Giro d’Italia, inizialmente in programma a maggio a Budapest. Decisioni difficili, quelle del massimo organismo internazionale del ciclismo che in questi giorni sta monitorando la situazione dell’epidemia e sta lavorando per cercare di salvare il maggior numero di gare possibile.
Saltano le classiche del nord?
Dopo Milano-Sanremo e Tirreno-Adriatico è stata la volta delle classiche del nord. La prima a “saltare” è stata il Giro delle Fiandre, in programma il prossimo 5 aprile. Non veniva sospeso dal 1918. Non è l’unico evento a rischio: al momento sono in forse anche la Parigi-Roubaix (prevista per il 12 aprile), la Freccia Vallone (22 aprile) e la Liegi-Bastogne-Liegi (26 aprile). E se per ora si parla di rinvio, è andata peggio al Giro di Romandia che, in programma tra il 28 aprile e il 3 maggio, è stato ufficialmente cancellato per questa stagione. Tra le corse di primavera l’unica che al momento resta in forse è l’Amstel Gold Race del 19 aprile, ma alla luce della situazione attuale è difficile che non subisca lo stesso destino delle altre classiche.
Giro d’Italia posticipato?
La prima brutta notizia per chi attendeva il secondo capitolo del duello Carapaz – Nibali, favoriti della vigilia dei pronostici online sul ciclismo di SportPesa, per la Maglia Rosa è arrivata qualche giorno fa: RCS Sport ha rinviato l’inizio del Giro d’Italia, inizialmente previsto per il 9 maggio a Budapest. Difficile al momento anche fare previsioni sulla nuova sede di partenza e sullo svolgimento stesso della corsa a tappe: gli organizzatori hanno annunciato novità il giorno 3 aprile, al termine delle misure straordinaria adottate dal governo con il D.P.C.M. del 4 marzo 2020.
Le opzioni per salvare la stagione
Nel frattempo ad Aigle, sede centrale dell’UCI, i vertici del ciclismo mondiale sono già al lavoro per creare un nuovo calendario che tenga conto dei possibili scenari. L’opzione più credibile, al momento, è quella che vedrebbe una ripresa in tempo per i Campionati Nazionali e quindi lo svolgimento regolare del Tour de France con il posticipo di qualche settimana del Mondiale (da fine settembre a metà ottobre). Così si riuscirebbe a salvare anche il Giro d’Italia, spostato a fine estate. In caso di prolungamento dell’emergenza una delle grandi corse a tappe rischia di non essere disputata.