12 Apr Ajax – Juventus: ci pensa sempre Ronaldo. Ad Amsterdam finisce 1 a 1

Due gol, un palo, tante occasioni e il timbro del solito Cristiano Ronaldo. Si chiude così un bellissimo Ajax – Juventus, valido per l’andata dei quarti di finale della Champions League 2018/2019. Gli olandesi hanno impressionato per tecnica e abilità nel palleggio in fase offensiva mentre si sono rivelati più fragili dietro. Una debolezza di cui hanno approfittato i bianconeri, bravi a passare in vantaggio con una bella rete di CR7 e a sfruttare ripartenze e contropiede nella ripresa. E ora il discorso qualificazione passa dallo Stadium.
Ajax – Juve, primo tempo: Ronaldo apre le danze
L’Ajax parte forte, gestisce il gioco con il palleggio e nei primi quindici minuti crea non pochi grattacapi a Szczesny. Dopo il primo squillo di Bernardeschi al secondo minuto (sinistro dal limite fuori di poco), i lancieri iniziano a collezionare occasioni da gol. Protagonista la coppia Tadic-Zyech con il secondo per ben tre volte al tiro nella prima mezz’ora: soltanto la scarsa precisione e i riflessi del portiere polacco impediscono agli olandesi di passare in vantaggio. La più grande chance biancorossa arriva però al 25′ quando Van de Beek, servito dal solito Zyech spara fuori a pochi passi dal gol.
Il pericolo sveglia i bianconeri che alzano il baricentro e iniziano a rispondere alle iniziative dei lancieri. È ancora Bernardeschi a rendersi pericoloso al 37′ ma la sua girata in area viene deviata fuori da De Ligt. Pochi minuti dopo arriva la rete che sblocca la gara: Cancelo sulla sinistra si inventa un assist perfetto per la testa di Ronaldo che viene lasciato colpevolmente solo all’altezza del dischetto e trafigge Onana.
Secondo tempo: Neres pareggia subito
Neanche il tempo di scaldare i motori e l’Ajax trova il pareggio al 47′. Protagonista il brasiliano Neres che approfitta di un controllo sbagliato di Cancelo, su lancio innocuo di Tagliafico, per battere Szczesny con un bellissimo tiro a giro.
Il gol scatena gli olandesi e il pubblico della Cruijff Arena. L’atmosfera diventa incandescente e i padroni di casa iniziano a pressare. Fortunatamente per i bianconeri con poca precisione in zona gol. Per allentare la pressione e per puntare sulle ripartenze, Allegri inserisce Douglas Costa per Mandzukic e Dybala per Matuidi.
Il brasiliano è subito in palla e i suoi scatti iniziano a incrinare la sicurezza dell’Ajax in zona difensiva. Il finale diventa incandescente. All’83’ il neo-entrato Ekkelenkamp sfiora il gol su assist di tacco di Tadic. Due minuti dopo arriva la grande chance per la Juve: Douglas Costa parte da metà campo, se ne va sulla sinistra e scarica un diagonale potente che si stampa sul palo più lontano di Onana. È l’ultima occasione di una gara che promette emozioni e spettacolo anche al ritorno che si giocherà tra sette giorni a Torino.
Le altre gare: vincono Liverpool, Tottenham e Barcellona
All’Anfield il Liverpool batte il Porto e ipoteca la qualificazione con un netto 2 a 0. Dominio Reds fin dai primi minuti: al quinto Firmino serve Keita al limite dell’area. L’ex Lipsia controlla bene e supera Casillas. Al 26esimo Firmino si mette in proprio e sul perfetto assist di Alexander-Arnold firma il gol del definitivo 2 a 0. Unica reazione portoghese un bel tiro di Marega controllato da Allison.
La sorpresa di giornata è arrivata però nel derby inglese tra Tottenham e Manchester City. Gara ricca di episodi quella del Tottenham Hotspurs Stadium. Il City sfiora il vantaggio al 12′ con il rigore di Aguero. Lloris dice di no e respinge il penalty. Da lì inizia una fase con continui capovolgimenti di fronte ma il risultato resta fermo sullo 0 a 0. L’episodio chiave arriva al 58′ quando Harry Kane è costretto a uscire per un brutto infortunio alla caviglia. L’assenza del bomber di riferimento, invece di demoralizzare gli Spurs li carica. Al 78′ Eriksen allarga per Son che controlla in area e trafigge Ederson per il gol del definitivo 1 a 0.
L’unica vittoria esterna è firmata dal Barcellona che contro il Manchester United a Old Trafford trova il vantaggio al 12′ con l’autogol di Shaw su cross di Messi. La reazione degli inglesi è tutta in un paio di tentativi di Rashford ben controllati da Ter Stegen. Nel finale De Gea nega più volte il raddoppio ai blaugrana.